lunedì 22 agosto 2011

Voyerismo

C'era il pubblico, c'erano le tv, i fotografi e diversi osservatori. Il video sta girando sul web per essere visto in ogni parte del pianeta. I maggiori portali lo segnalano come video interessante e chissà quanti di noi naviganti lo stiamo diffondendo sui social network. Ma resta un fatto: un uomo è morto per aver commesso un errore di valutazione del rischio, un gesto sbagliato, una presa mancata, un colpo di vento improvviso, chissà.
Le persone presenti si erano radunate per assistere ad un evento che potesse dare loro emozione. Risultato raggiunto e con il massimo delle possibilità. Ma cosa cercavano esattamente quelle persone? L'emozione, quella vera, si ottiene quando tutto va bene oppure quando l'imprevisto prende il sopravvento? E fino a che punto l'imprevisto non era addirittura inconfessabilmente desiderato? Quante volte ci siamo soffermati a vedere gare automobilistiche nella speranza, celata, di poter vedere qualche incidente? La morte contiene intrinsecamente una sua spettacolarità? E perché?